L’UNESCO riconosce il futuro dell’AI nell’istruzione come strumento per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4, chiamato “Istruzione di qualità inclusiva ed equa”, ma mette anche in guardia circa i possibili rischi derivanti da un uso irresponsabile dell’AI nella scuola.

Nella didattica è rilevante l’esplicabilità della AI, un principio espresso dalla Commissione Europea, che prevede la presentazione agli utenti delle fonti utilizzate.

Nonostante i vantaggi che consistono principalmente nella formazione degli studenti a proposito di uno strumento importante per il loro futuro professionale, l’AI applicata nell’educazione solleva anche notevoli dubbi: milioni di studenti la utilizzano per far scrivere ricerche e riassunti al loro posto, realizzare traduzioni automatiche, superare esami senza essere preparati. Nelle università del Nord Europa si sa tornando agli esami orali, per evitare questi effetti diseducativi. I chatbot che simulano la funzione docente generano un potenziale rapporto innaturale e individuale tra studenti e macchine. (

È probabile che l’AI sarà insegnata soprattutto nei corsi professionali, che devono adattarsi alla sua diffusione nel mondo del lavoro.