Un fattore emergente dell’Intelligenza Artificiale generativa è la multimodalità, vale a dire la capacità di creare contenuti non solo di tipo testuale, ma anche immagini, video, musica e altri media.
Non solo: va riconosciuto che la qualità di questi contenuti è spesso sorprendente, sia in termini estetici che per il tasso di imprevedibilità che simula la creatività, ovviamente in risposta agli opportuni comandi – prompt – che gli utenti elaborano per orientarla.
Siamo di fronte ad una estensione potenziale dell’intelligenza e della creatività umane senza precedenti.
Tuttavia, questo processo sta determinando una forte crisi in diverse categorie di artisti e creativi.
Come i ritrattisti del XIX secolo di fronte alla fotografia, molti professionisti dell’industria creativa si sentono minacciati, assistendo alla vanificazione delle proprie competenze di fronte alla scena di persone comuni che generano in pochi secondi poesie e articoli, illustrazioni, brani musicali, fumetti, progetti e relative rappresentazioni grafiche, video con effetti speciali. Quale potrebbe essere la nuova forma di intelligenza creativa abilitata nell’uomo dall’avvento dell’AI multimodale?
Senza dubbio si apre la possibilità di nuove generazioni di creativi, registi o produttori multimodali, in grado di realizzare da soli opere digitali complesse, addirittura film o videogame che fino a oggi hanno richiesto la collaborazione di decine – o talvolta centinaia – di creativi specializzati.
Il focus si sposta dunque dalle competenze virtuosistiche degli esecutori (che pure rimangono insostituibili nelle arti performative dal vivo, nella pittura, nella scultura e nell’artigianato) alle capacità produttive e creative dei registi. Singoli autori potranno produrre opere collettive del livello dei Kolossal di Hollywood, degli spot pubblicitari, dei videogame. La multimodalità sta già emergendo come una delle forme future della intelligenza creativa estesa dall’IA.
L’immagine è rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Opera di Gualtiero e Roberto Carraro – Homo Extensus. Riportare citazione degli autori e link alla pagina originale
