Il web partecipativo e l’Intelligenza Artificiale hanno demolito la struttura e l’architettura della mediazione culturale esistente prima del loro avvento nella società tradizionale.
Le organizzazioni sociali che svolgevano un ruolo di mediazione culturale – come ad esempio la scuola, i mass media, la chiesa, i partiti politici – sostanzialmente sono state emarginate nel loro ruolo sociale, cioè nella funzione chiave di mediatori tra la popolazione e la cultura ufficiale.
Tutto è stato appiattito prima nelle piattaforme social media partecipative: sostanzialmente nei social il profilo di un qualsiasi utente ha acquisito in rete pari autorevolezza rispetto a grandi strutture storiche come la Chiesa Cattolica o come gli editori e i giornali.
Nella fruizione quotidiana di contenuti nei social media, qualunque post ha potenzialmente pari peso e pari dignità rispetto a un altro.
L’interazione con le piattaforme AI ha ulteriormente disintermediato la comunità educativa, con un potente effetto veritativo sugli utenti, che vengono attratti dal fascino di risposte verosimili e strutturate.