L’Intelligenza Artificiale è una delle grandi innovazioni tecnologiche dell’era digitale, e per molti versi potrebbe evolvere secondo la logica delle precedenti tecnologie.

La curva di Gartner descrive le fasi dei cicli delle innovazioni tecnologiche: l’innesco, il picco di aspettative, la disillusione, la salita della consapevolezza, l’altopiano della produttività.

La stessa new economy, e le successive ondate di innovazione del comparto tecnologico, hanno seguito questo genere di curva.

Nel caso dell’AI l’innesco dell’attuale curva esponenziale è da ricercare nell’avvento delle tecnologie conversazionali, in particolare con il lancio di ChatGPT il 30 novembre 2022, che ha destato un enorme interesse mediatico, un’adozione di massa (centinaia di milioni di utenti), una spettacolare speculazione finanziaria che ha premiato le aziende coinvolte come Meta AI, Nvidia, Gemini di Google, Copilot di Microsoft, peraltro tutti protagonisti statunitensi, e i loro prodotti.

Non si sa quando sarà raggiunto il picco di aspettative sia sul piano mediatico che finanziario per l’AI come innovazione tecnologica, ma di certo un punto significativo di passaggio è stato il lancio del modello cinese DeepSeek, il 20 gennaio 2025, che ha provocato un forte calo del prezzo delle azioni del chipmaker Nvidia e una forte diminuzione delle valutazioni di altre aziende tecnologiche USA. Al punto che alcuni osservatori hanno dichiarato che si sia trattato di un “momento Sputnik” nella corsa cino-americana per la supremazia nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Grazie a tecnologie di distillazione e ad altri approcci innovativi, DeepSeek ha replicato con risorse molto inferiori le performance dei modelli USA, accelerando la tendenza dell’AI a diventare una sorta di Commodity.

Anche l’entrata in vigore dell’AI Act, la regolamentazione europea sul settore, può costituire un punto di passaggio ad un’altra fase, determinando la discesa della curva di Gartner verso una marcata disillusione a seguito dell’imposizione di limiti normativi all’espansione incontrollata dell’AI. L’attenzione positiva dei media (Hype mediatico) potrà essere compromessa dagli effetti negativi dell’AI multimodale, che inonderà l’infosfera con fake news e contenuti di discutibile qualità. Anche la mancanza di un’alfabetizzazione e formazione di massa all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, sia negli utenti finali che nel settore professionale, potrà costituire un fattore di rallentamento dell’adozione della tecnologia all’interno di famiglie, scuole, istituzioni e imprese.

Nel frattempo però cresce la consapevolezza delle potenzialità concrete di soluzioni tecnologiche potenziate dall’AI in tutti i settori, che può giustificare una crescita dell’economia legata all’Intelligenza Artificiale meno esplosiva di quella dell’AI generativa, ma più solida.

Diversi osservatori della comunità finanziaria puntano l’attenzione non tanto sui risultati sensazionalisti dell’AI generativa e generale, ma su quelli delle AI specializzate e operative emergenti, non solo nel contesto USA, che hanno un maggiore potenziale applicativo in tutti i settori.

Tra le tendenze in corso va segnalata la diffusione di dispositivi hardware con modelli AI preinstallati anche autonomi dalle grandi piattaforme cloud (edge computing, AI phone), e la proliferazione di robot con funzioni AI integrate, in tutti gli ambiti applicativi.

Alcune di queste tendenze nell’innovazione tecnologica potrebbero innescare ulteriori curve di Gartner, cioè nuove fasi di espansione dell’Ai diverse da quella attuale.

La curva di Gartner descrive le fasi dei cicli delle innovazioni tecnologiche: l’innesco, il picco di aspettative, la disillusione, la salita della consapevolezza, l’altopiano della produttività. Anche l’AI è potenzialmente soggetta a questo ciclo.
L’immagine è rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Opera di Gualtiero e Roberto Carraro – Homo Extensus. Riportare citazione degli autori e link alla pagina originale