Alcune attività restano profondamente umane, tra cui quelle basate sull’intelligenza corporea, che definiremo ” logosomatica”. L’intelligenza artificiale non ha corpo.

Tutto ciò che è profondamente connesso con il corpo assume oggi un nuovo rilievo, grazie alla sua distintività rispetto all’intelligenza artificiale.

Esistono persone che hanno espresso attività intellettuali profondamente connesse al corpo a livelli elevatissimi. In Italia pensiamo ad esempio allo chef Massimo Bottura, al ballerino Roberto Bolle, al performer Antonio Rezza. Questi autori hanno esplorato modalità multimediali di condivisione delle loro intelligenze logosomatiche. Le tecnologie dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale e aumentata possono aprire nuovi scenari a questi tipi di intelligenza, che si amplia a tutti coloro che svolgono attività manuali con implicazioni concettuali. Basti pensare, ovviamente, a scultori, pittori, incisori, a tantissimi artisti e artigiani che hanno raggiunto l’eccellenza in opere inscindibili dalla gestualità, realizzate in forme uniche e irripetibili, persone che sulla autorialità corporea basano il loro lavoro.

La rivoluzione dell’Homo Extensus può finalmente evolvere queste espressioni in forme di pensiero riconoscibili e condivisibili grazie alla tecnologia.

Pensiamo ad esempio a forme di degustazione immersiva, in cui l’invenzione di uno chef diventa una esperienza multimediale. Nelle neuroscienze si stanno sperimentando gli effetti di suoni e immagini sul gusto, e tutto ciò abilita la progettazione di forme multisensoriali di ristorazione, con proiezioni, musica, ambienti virtuali.

Oppure immaginiamo opere d’arte phygital – ibride tra fisico e digitale – che attivano contenuti in realtà estesa per condividere l’esperienza dell’autore nel processo corporeo di creazione dell’opera stessa.

Le facoltà umane collegate alla corporeità da una parte possono evolvere senza contatto con l’AI, dall’altra possono sviluppare nuove forme di ibridazione tra corpo, mente e tecnologia.
L’immagine è rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Opera di Gualtiero e Roberto Carraro – Homo Extensus. Riportare citazione degli autori e link alla pagina originale

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