Siamo di fronte ad una rivoluzione cognitiva, abilitata dalla Intelligenza Artificiale. Questo passaggio epocale richiede un salto evolutivo della intelligenza umana, che deve estendere le sue facoltà per adattarsi e assumere il controllo di un nuovo ecosistema.
In questa difficile sfida possiamo trarre utili insegnamenti dal passato: l’Intelligenza Artificiale non è la prima né l’unica tecnologia che riguarda l’intelligenza e la conoscenza. Nella storia del genere umano si sono susseguite alcune invenzioni fondamentali che hanno dato vita alle grandi trasformazioni intellettuali dell’Homo Sapiens.
La prima e più rilevante di queste tecnologie è indubbiamente l’introduzione del linguaggio, che ha progressivamente distinto la nostra specie dalle altre, creando le basi di tutte le successive innovazioni, fino a quella odierna della Intelligenza Artificiale.
Tuttavia, va osservato che solo alcune tecnologie storiche hanno avuto un influsso diretto sulla intelligenza umana: la gran parte riguarda la produzione di beni, i trasporti, le armi e altri aspetti della vita. Le invenzioni con un rilevante impatto cognitivo sono relativamente poche, ma è utile analizzare la loro vicenda storica per trovare chiavi di lettura utili a comprendere e gestire l’imminente avvento della Intelligenza Artificiale. In particolare vogliamo scoprire come la mente umana ha interagito con l’alfabeto, gli strumenti di osservazione scientifica, la fotografia, la stampa e i media analogici e digitali. In alcune specifiche transizioni di civiltà, l’uomo ha saputo utilizzare o sfruttare le sue invenzioni cognitive per compiere importanti balzi evolutivi. Ciò può accadere di nuovo nell’era dell’IA, ma non è scontato né automatico: deve entrare in gioco il genio degli uomini: perchè ciò avvenga e per non essere vittima, ma nuovamente artefice di un cambiamento, l’uomo deve mettersi in gioco con la sua genialità.