Il controllo dell’uomo sulle Intelligenze Artificiali dovrà essere esercitato con più strumenti e prassi: una modalità potrebbe essere quella di utilizzare tecnologie in grado di effettuare agevolmente lo switch da un modello all’altro di intelligenza artificiale.
Anzitutto è importante imparare a utilizzare il termine Intelligenza Artificiale al plurale: non si tratta di una sola tecnologia, ma di migliaia di prodotti sviluppati da moltissimi soggetti privati o pubblici, tra loro spesso in concorrenza o in conflitto, quindi anzitutto dobbiamo aver ben chiaro che noi utilizziamo delle intelligenze artificiali e non l’Intelligenza Artificiale.
L’idea dell’AI come un solo mostruoso cervello superiore a quello umano è un mito da sfatare, alimentato soprattutto da soggetti come OpenAI-Microsoft, Google, Meta e i loro concorrenti cinesi, interessati a conquistare il monopolio del settore dell’AI generativa di massa, con un prodotto illusoriamente omnicomprensivo.
Il diritto di switch prevede che un utente, per svolgere determinati compiti con funzionalità AI, possa decidere di passare da un modello di AI a un altro, oppure addirittura di combinare diversi prodotti per l’esecuzione di un solo processo complesso.
Questa modalità di utilizzo di più intelligenze artificiali, può proteggere gli utenti allontanando il pericolo dell’avvento di un eventuale monopolio, relativizzare l’effetto veritativo dell’AI e insieme alimentare il controllo critico su questa famiglia di tecnologie.

L’immagine è rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Opera di Gualtiero e Roberto Carraro – Homo Extensus. Riportare citazione degli autori e link alla pagina originale.