L’arte e la storia locale, spesso racchiuse nei musei, nelle chiese, nelle dimore storiche, possono essere rigenerate dell’Intelligenza Artificiale. Grazie alla tecno metodologia “Regenerative Arts” lo stile degli artisti del passato si riattiva per ricreare scene inedite. “Regenerative Arts” consiste in un approccio rigoroso per l’intelligenza artificiale “rigenerativa” (non semplicemente “generativa”). In sostanza quella forma di AI applicata a opere d’arte del passato che vengono “rigenerate” attraverso la rielaborazione di forme e sintassi artistiche storiche. Il ruolo esplicito delle fonti originali è in questo caso fondamentale, a differenza di quanto accade nella GenAI convenzionale, che nasconde le fonti. Mediante la data ingestion (il processo di estrazione, strutturazione, archiviazione e trasferimento automatico dei dati), una opera d’arte può essere importata nel processo generativo, e diventarne il perno. Il prompt è la sequenza di istruzioni fornite dall’autore che modella poi la generazione visiva ridefinendo le caratteristiche semantiche e estetiche. L’immagine generata può essere quindi modificata nel suo insieme o in sue parti che non si ritengono adatte ai nostri obiettivi. Tale processo creativo è in rapida evoluzione, in quanto la tecnologia sta velocemente perfezionandosi, offrendo agli autori sempre maggiori capacità di personalizzazione. Regenerative Arts dà vita ad una nuova tendenza artistica sfruttando la capacità dell’intelligenza artificiale di creare immagini partendo da opere del passato, a cui l’AI ha ampio accesso negli immensi archivi con cui è stata formata. Se pur inedito nelle dimensioni e nelle possibilità creative, questo atteggiamento ha importantissimi precedenti: è stata una sfida centrale anche per momenti fondamentali dell’arte, come il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo, lo storicismo ottocentesco, il Novecento, il postmodernismo. Si tratta di un gioco intellettuale in cui l’artista rielabora l’arte del passato. Nel nostro caso è fondamentale che le opere rigenerate dall’intelligenza artificiale siano riconoscibili. Il marchio Regenerative Arts identifica le immagini create con questa metodologia applicata all’intelligenza artificiale, distinguendole dagli originali. In questo modo la natura artificiale dell’immagine generata è esplicita. Come Mantegna, Leon Battista Alberti, Michelangelo, Raffaello, Palladio, Bernini, Canova e i postmoderni, gli artisti “rigenerativi” rielaborano il passato in nuove forme, con nuove narrazioni, nuovi obiettivi.

“Regenerative Arts”.
L’immagine è rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Opera di Gualtiero e Roberto Carraro – Homo Extensus. Riportare citazione degli autori e link alla pagina originale