L’importanza crescente dell’Intelligenza Artificiale sul piano economico, mediatico, geopolitico sta ponendo le basi per un potenziale sistema tecnocratico, in grado di indebolire e sostituire quello democratico e anche altri sistemi politici in vigore nel mondo attualmente.

Il problema riguarda in primo luogo le democrazie, entrate da decenni in una fase di crisi, dopo il picco storico di espansione raggiunto in seguito al crollo del muro di Berlino. Forme di populismo, derive autoritarie, fake news e altre ingerenze nei sistemi mediatici hanno cominciato a erodere le istituzioni democratiche anche nei paesi più solidi, come gli Stati Uniti, dove si è assistito a episodi inquietanti, come l’attacco al Campidoglio del 2021.

In un contesto di indebolimento delle istituzioni democratiche, dunque, si inquadra il ruolo crescente dei leader delle aziende Tech. Il momento dell’insediamento di Donald Trump nel gennaio 2025 e il successivo incarico a Elon Musk per la gestione del dipartimento di efficienza governativa, hanno segnato un momento emblematico dell’evoluzione in senso antidemocratico delle istituzioni. I successivi incidenti diplomatici e reputazionali hanno temporaneamente arginato la tendenza tecnocratica, ma il problema resta sul tavolo.

Paradossalmente, anche in ambito autocratico il potere tecnocratico è apparso pericoloso: il regime cinese ha preso misure drastiche per assumere il controllo di aziende tech strategiche. Un caso famoso è la scomparsa di Jack Ma, fondatore di Alibaba, che aveva espresso visioni in contrasto col governo.

La tecnocrazia, in particolare potenziata dall’Intelligenza Artificiale, è vista come una minaccia e un concorrente potenziale per tutti i regimi politici esistenti; per contro, spesso l’avvento di stati tecnocratici è auspicato dalle visioni del transumanesimo.

In particolare le istituzioni democratiche devono sviluppare degli anticorpi, che possono tradursi in quadri normativi come l’AI Act europeo, in azioni antitrust di contenimento dei monopoli, in agenzie di sorveglianza sul corretto funzionamento dei media, compresi i social e delle consultazioni elettorali e in altre misure anche relative all’utilizzo dell’AI.