Di fronte alle sfide dell’Intelligenza Artificiale si manifesta la necessità di una mutazione nel DNA dell’intelligenza umana, come è già avvenuto per le rivoluzioni tecno-cognitive del passato.

Una prima risposta a questo bisogno di cambiamento profondo viene prefigurata dal paradigma antropologico dell’Homo Extensus, peraltro tutto ancora da costruire.

Gli uomini di questa generazione dovranno riuscire a governare il salto evolutivo dell’intelligenza umana, nella consapevolezza profonda che l’Homo Extensus non sarà un effetto dipendente dall’innovazione tecnologica, ma piuttosto una reazione del genio umano che deve saperne interpretare, controllare e utilizzare le potenzialità di tale innovazione a proprio vantaggio.

La portata della sfida è analoga ai precedenti passaggi storici, nei quali le generazioni di allora non potevano neppure immaginare le forme intellettuali delle successive: Dante non avrebbe mai potuto concepire la cosmologia di Galileo e Newton, Canaletto non sarebbe riuscito ad immaginare l’astrattismo di Kandinskij, l’uomo mitico pre-alfabetico non poteva prospettare la filosofia greca e poi la scienza. Serve uno sforzo di immaginazione, ma anche di progettazione creativa: alcuni tratti della nuova intelligenza umana si possono già intuire vagamente nelle esperienze emergenti della creatività multimodale, della dialettica incrementale, della proiezione predittiva, della sensorialità e dell’imprenditorialità aumentata.

Senza dubbio l’Homo Extensus è un modello antropologico ineludibile nella pedagogia, che deve puntare ad estendere l’intelligenza umana, non certo quella artificiale.

L’idea dell’Intelligenza Estesa viene proposta anche come linea guida per una corretta progettazione dei modelli e delle soluzioni di Intelligenza Artificiale, che dev’essere mirata al servizio e non alla sostituzione dell’uomo, a ridurre i rischi e ad accrescere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Di fronte alle visioni distopiche della Singolarità tecnologica e del Transumanesimo, Homo Extensus esprime l’esigenza di una concezione antropocentrica delle intelligenze artificiali, in linea con i principi e i valori dell’Europa e della tradizione filosofica umanistica e cristiana.

L’Intelligenza Artificiale sta per impattare trasversalmente su tutte le dimensioni della società e della cultura: la scuola, l’economia, la medicina, i media, la scienza, la tecnologia, la politica, la religione, l’arte.

Siamo all’inizio di una profonda rivoluzione, che richiede un impegno collettivo di analisi critica, capacità progettuale, competenza tecnologica, visione strategica, creatività inventiva.

Occorre progettare e promuovere un nascente movimento culturale e creativo che ponga al centro la sfida entusiasmante di contribuire a un nuovo salto evolutivo dell’Intelligenza Umana.

Questo movimento, aperto, libero e di nuova concezione può avere diverse declinazioni tematiche e disciplinari, a seconda degli ambiti in cui viene applicato:

  • Nell’ambito dei mass media si può aprire un vasto dibattito critico, aperto a giornalisti, opinionisti, lettori, sulla necessità di evolvere delle forme culturali e intellettuali umane per controllare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
  • Nel contesto pedagogico sarà necessario sensibilizzare istituzioni educative, pedagogisti, docenti, in generale l’intera comunità educativa sui rischi e sulle opportunità dell’AI e sull’esigenza di trovare nuovi modelli antropologici e individuare obiettivi didattici per sviluppare l’intelligenza estesa.
  • Le comunità di artisti, autori e creativi hanno la possibilità di sperimentare il potenziamento della creatività nella produzione culturale, e di portare la sfida dell’Homo Extensus anche nell’ambito dell’arte.
  • Gli sviluppatori di applicazioni di Intelligenza Artificiale, dalle piccole alle grandi aziende tech, hanno la responsabilità di progettare soluzioni che esaltino e non deprimano l’Intelligenza umana.
  • I responsabili della politica e dei processi macro economici non possono sottrarsi al dovere di conoscere e governare in ottica umanistica l’evoluzione sempre più rapida e travolgente dell’Intelligenza Artificiale.