Oltre all’Intelligenza Artificiale, un’altra componente dei “Synthetic Media” che stanno creando una nuova dimensione dell’apprendimento e della conoscenza è la realtà estesa (detta anche XR, extended reality, tecnologia che crea un’esperienza multimediale immersiva).
Qual è la sensazione predominante nell’esperienza immersiva? L’utente, in particolare il bambino, vive percezioni aumentate, diventando quasi un X-Men con superpoteri sensoriali:
· Si teletrasporta in un altro luogo (luoghi remoti, l’oceano, i pianeti…)
· Viaggia nel tempo, nel passato e nel futuro (nelle antiche civiltà, nei progetti futuri…)
· Vede attraverso pareti o oggetti (scorge i semi nel suolo, gli organi interni del corpo umano…)
· Può volare (sopra paesaggi e città…)
· Cambia dimensioni (piccolo come un’ape, alto come un grattacielo…)
· Ha una super-vista (attiva con gli occhi hyperzoom di microrganismi…)
Questo super-potere sensoriale attivato dalla realtà estesa può avere un impatto rilevante sullo sviluppo cognitivo, abilitando potenzialmente una nuova forma di “scrittura immersiva” post-alfabetica.
I superpoteri messi a disposizione invece dall’Intelligenza Artificiale, non riguardano la sfera percettiva, ma più direttamente quella cognitiva: essi consistono ad esempio nella capacità di comprendere le lingue straniere, di sintetizzare testi, elaborare progetti.
Con l’AI il rischio di atrofizzare competenze cognitive (secondario nella realtà estesa) necessita di una particolare attenzione.