Nel corso del XVIII secolo, la crescente disponibilità di libri e la nascita di una sfera pubblica colta e critica alimentano il pensiero illuminista. Le idee di ragione, libertà, tolleranza e diritti naturali si diffondono capillarmente, diventando la base teorica di eventi e ordinamenti che celebrano la nascita delle democrazie moderne occidentali, a partire dalla Rivoluzione francese e dalla Costituzione americana.

Alexis de Toqueville attribuisce alla parola stampata la capacità di uniformare i popoli di una nazione, come accade in Francia nel XVIII secolo. Nel 1789 i nuovi letterati e avvocati innescano la Rivoluzione francese. Il ruolo politico della stampa viene in seguito esplicitato dalla seguente dichiarazione di Napoleone: “Tre giornali ostili sono più da temere di mille baionette”. Nella rivoluzione inglese invece la compresenza delle tradizioni orali della Common law mitiga gli effetti della rivoluzione tipografica. Negli Stati Uniti non esistono istituzioni medievali da contrastare, quindi la cultura delle stampa si impone più agevolmente e riesce a creare una forte uniformità e continuità.