L’etimologia del termine “intelligenza”, derivato dal latino “intelligere”, presente nelle principali lingue europee si ricollega a due elementi: “inter” che significa “tra” o “fra”, e “legĕre” che significa “scegliere” o “leggere”. In particolare, “inter” indica l’azione di scegliere tra più possibilità, di distinguere tra diverse cose o idee; “legĕre” significa sia “leggere” nel senso di percepire con la mente, sia “raccogliere”, “scegliere” o “distinguere”.
Quindi, “intelligere” in latino significa “scegliere tra” o “leggere tra” e si riferisce alla capacità di comprendere, di cogliere il significato di qualcosa, di distinguere tra diverse possibilità.
Con la Visual Recognition, la capacità di una macchina di percepire un oggetto, un animale o una persona e di sapere di che cosa si tratta in base a un’esperienza precedente o a informazioni visive analoghe, nasce la possibilità di avere un assistente in grado di riconoscere e descrivere tutto ciò che ci circonda. Il centro di ricerca italiano IIT ha sviluppato un bastone per non vedenti con un pulsante che attiva la fotocamera di un cellulare, pensato per ottenere descrizioni vocali di ciò che per queste persone incontrano nel tragitto e non possono vedere.
Tra le tecnologie già disponibili di Visual Recognition citiamo Google Lens – un app mobile di riconoscimento delle immagini sviluppata da Google, in seguito integrata nell’app Fotocamera di Android, e gli occhiali Ray-Ban Meta che possono riconoscere oggetti e luoghi grazie alla funzionalità di intelligenza artificiale (AI) integrata.
Potremo finalmente imparare a riconoscere ad esempio le specie vegetali, piante e fiori, o le razze di cani e gatti presenti nell’ambiente in cui ci troviamo.
Oppure è possibile ottenere il riconoscimento e la descrizione di monumenti e opere d’arte che si trovano nel nostro campo visivo.
In ambito educativo queste prestazioni tecnologiche consentono di sviluppare sofisticate esperienze di outdoor learning, apprendimento all’esterno dell’ambiente scolastico.
Una visita didattica presso un parco botanico, presso un centro storico, un museo o una cattedrale può trasformarsi in un efficace percorso didattico per l’apprendimento sul campo.