I filosofi e scienziati del passato, tra cui Bernardo di Chartres e Newton, utilizzavano l’espressione “stare sulle spalle dei giganti ” per indicare nell’utilizzo delle conoscenze acquisite dai grandi pensatori che ci hanno preceduto una opportunità per compiere progressi intellettuali, andando oltre le acquisizioni del passato.
Lo scibile umano si è reso disponibile in varie forme nella storia: nelle biblioteche antiche come quella mitica di Alessandria, nelle enciclopedie a partire da Diderot e D’Alembert, e infine su Internet.
Oggi con l’Intelligenza Artificiale, come i pensatori del passato, possiamo porci nella posizione dei “nani sulle spalle dei giganti” e attingere a piene mani in tutto lo scibile umano.
L’intelligenza artificiale operativa è in grado di svolgere ricerche e produrre relazioni su incarico dell’uomo. In questo modo si può utilizzare il sapere enciclopedico della macchina per compiere ricerche e sviluppare progetti in vari campi della conoscenza o del lavoro, fornendo a tutti informazioni che possono poi tradursi in operazioni concrete.
I modelli di intelligenza artificiale generale sono come una enciclopedia elevata alla ennesima potenza che può essere non solo consultata, ma anche usata per progettare nuove attività, persino estremamente complesse, con una visione olistica.
L’Homo Extensus può quindi assumere le capacità di un “enciclopedista operativo”: prima di sviluppare un progetto o realizzare una ricerca, l’AI con la sua conoscenza “enciclopedica” può esporre facilmente qual è lo stato dell’arte sul tema indicato, e con la sua capacità “operativa” è poi in grado di contribuire allo stesura di progetti o alla realizzazione di ricerche.