L’avvento dell’Intelligenza Artificiale organizzativa, quella in grado di svolgere le attività di più persone come i dipendenti di una azienda o di una istituzione suggerisce una ulteriore dimensione della Intelligenza Estesa.
Singole persone, o piccoli gruppi di uomini, potranno moltiplicare le proprie competenze, ruoli e professionalità creando delle One-Man-Corporation con una produttività elevatissima, in grado di competere con quella delle multinazionali, in particolare nella economia della conoscenza, ovvero là dove il sapere contribuisce in maniera determinante alla creazione del valore e del risultato d’impresa.
L’estensione della intelligenza imprenditoriale potrebbe modificare i rapporti di forza tra le imprese, generando nuove opportunità per soggetti piccoli, ma intraprendenti.
In questo caso l’IA potrebbe favorire chi la saprà utilizzare, anche grazie al fatto che si prevede abbia costi sempre più competitivi, una nuova commodity, una materia prima acquistabile da più fornitori a basso costo.
Da una analisi dello scenario globale dell’Intelligenza Artificiale emerge che l’Europa ha maturato un notevole ritardo negli sviluppi delle tecnologie di base, difficilmente colmabile anche a causa della distanza in termini di investimenti rispetto a USA e Cina. Tuttavia, il ruolo dell’Europa non può limitarsi alla funzione di arbitro regolatore tra i due concorrenti americani e asiatici. Si sta delineando in questa fase storica per l’Europa una strategia industriale sull’Intelligenza Artificiale, basata su diversi presupposti: in breve tempo le tecnologie AI saranno delle commodity ampiamente disponibili anche in opensource; la bolla speculativa finanziaria esploderà presto mettendo a nudo i limiti dell’attuale modello di sviluppo e di business dell’AI, e diversi soggetti socioeconomici – pubblici e privati – andranno alla ricerca di soluzioni più controllabili, sicure, trasparenti, alternative agli attuali approcci che pongono rischi sul piano legale, psicologico, educativo, occupazionale.
Il ritardo degli stati e delle aziende europee, può quindi trasformarsi in un vantaggio se riusciranno ad occupare una posizione “Above AI”, creando applicazioni che garantiscano risultati efficaci mantenendo un saldo controllo umano dei processi di Artificial Intelligence.