Alla base degli assistenti personali intelligenti come Alexa e Siri, ci sono diverse tecnologie di Intelligenza Artificiale: in primo luogo la sintesi vocale (speech to text, text to speech) e l’interazione conversazionale.
Il nome proprio dato ad Alexa e a tutti gli assistenti personali è un’esplicita evocazione antropomorfica, anche in assenza di una rappresentazione visiva della figura umana. Il tono della voce e le espressioni sono una costante citazione dell’”Imitation Game” di Turing, alla rincorsa di una simulazione sempre più verosimile di un docile assistente umano, peraltro connotato nel genere sessuale. Meta sta pensando di vendere chatbot “amichevoli”, amici artificiali disponibili 24 ore su 24 in tutte le piattaforme del gruppo. Amici sintetici che promettono di colmare la solitudine, mentre in realtà la normalizzano e la monetizzano. Peraltro è già dimostrato che questi agenti artificiali, che evitano il confronto e assecondano l’uomo, sono eccellenti persuasori. Al servizio di una multinazionale digitale, che può anche renderli disponibili a sistemi politici totalitaristi.