Internet, nel corso del tempo, si è trasformata da un’invenzione di natura scientifica, in una piattaforma per generare denaro e lo ha fatto in modo spettacolare, in quanto queste società, nel giro di poco più di 15 anni, hanno realizzato le promesse della New Economy e sono diventate le principali società per valorizzazione finanziaria al mondo.
Il fenomeno è proseguito con l’Hype speculativo dell’Intelligenza Artificiale.
Tutto ciò naturalmente ha determinato un forte condizionamento della rete stessa.
Quello che accade in rete, ciò che fanno gli utenti, i contenuti che vengono pubblicati, vengono asserviti in modo piuttosto efficace e mirato alla creazione di profitto da parte di queste aziende.
Questa priorità volta al profitto può ovviamente andare a scapito non solo della qualità dei contenuti, ma anche del rispetto dei diritti degli utenti.
Si parla infatti frequentemente di violazione della privacy e del copyright e in generale di controllo dell’attività svolta in rete dagli utenti: la merce più importante venduta in rete sono proprio le informazioni personali, sfruttate a livello commerciale attraverso la profilazione, un insieme di rilevazioni volte a raccogliere i dati degli individui e finalizzate a impostare azioni di marketing sempre più mirate. Analizzando ad esempio le ricerche effettuate da chi naviga in rete, i prompt formulati, le pagine viste, i “like” espressi nei social media, i dati anagrafici inseriti, nonché altre informazioni fornite anche inconsapevolmente (ad esempio le località visitate utilizzando una APP di navigazione) le piattaforme globali costruiscono un profilo molto dettagliato di ogni utente, spesso violando anche la privacy. Questi dati di profilazione vengono ceduti ad aziende e agenzie pubblicitarie, e utilizzati per iniziative di marketing, ma anche per la personalizzazione dei contenuti durante la navigazione.
Dietro all’accattivante gratuità dei contenuti e dei servizi offerti dalle piattaforme globali, in realtà si cela una verità disarmante: fruendo gratis di queste prestazioni in realtà stiamo trasformando noi stessi, con i nostri gusti e comportamenti, nel principale prodotto che viene venduto in rete dalle Global Internet Company.