Fin dall’inizio e dalla sua denominazione, il World Wide Web ha dichiarato la sua universalità, e ha alimentato il mito di una mediateca globale immediatamente accessibile.

Questa visione è in parte realizzata, ma il tempo non ha ancora abolito una barriera fondamentale: le differenze linguistiche. Ad esempio per la maggior parte degli Italiani la lettura di contenuti in lingua straniera è ancora di fatto non accessibile.

Il problema è tuttavia in fase di evoluzione, specie grazie alla intelligenza artificiale che sta rendendo sempre più efficace la traduzione automatica. Diverse piattaforme digitali, come i social media, i browser e i motori di ricerca, permettono già di tradurre i contenuti. La qualità delle traduzioni è crescente, e tra pochi anni sarà pregevole.

Quindi va riconosciuto che la rete offre notevoli risorse potenziali. Ma esistono molti lati oscuri, che ora vogliamo approfondire.