Un aspetto distintivo della AI image generation è l’universalità, il mettere a disposizione dell’autore l’immaginario universale. In un certo modo, la AI image generation può “rigenerare” forme d’arte del passato, dando ad esse un nuovo significato, Come accade nei grandi periodi della storia dell’arte, dal Rinascimento al Neoclassico. L’opera “Neo-Paleo”, esposta al padiglione d’arte contemporanea di Bologna nel 1990, rappresentava una serie di codici visivi riconducibili in un piano alle grandi civiltà del passato, e in un secondo piano ai grandi artisti moderni.

Neo-paleo. 1986
Nell’immagine riconosciamo nella prima fila i codici visivi degli Egiziani (geroglifico), Assiri (pittografia pre-cuneiforme), Maya, Cretesi, Cinesi, Elamiti, Indiani, Hittiti, Indocinesi (dal libro di Nah-Ki), Camuni, Indiani delle praterie, Navahos, Mohicas peruviani. Nella seconda fila vediamo i codici artistici dei grandi maestri dell’arte moderna: Kandinskij, de Chirico, Boccioni, Balla, Klee, Leger, Malevic, Matisse, Ernst, Mirò, Picasso, Arp, Duchamp, Chagall. L’opera è oggi interpretabile, alla luce dall’avvento della Intelligenza Artificiale, come una rappresentazione dei codici e degli stili dell’arte universale, che l’AI image generation mette a disposizione degli autori.
Questa opera in qualche modo anticipa e descrive il progetto “Regenerative Arts”, che riattiva gli stili e le forme d’arte del passato oggi disponibili grazie all’intelligenza artificiale generativa. Una della prime sperimentazioni di “Ars Extensa” cioè di arte potenziata dall’intelligenza artificiale, è il progetto “Regenerative Arts” elaborato da Carraro lab nel 2024. La rigenerazione artificiale dell’arte del passato, intesa come processo culturale analogo al Rinascimento, insieme estetico e cognitivo, è una delle espressioni tipicamente italiane dell’ars extensa. Il progetto Regenerative Arts, che usa l’intelligenza artificiale per riattivare connessioni con tutte le arti dell’umanità, è in continuità con la Pictomatica, la sintassi dell’arte universale presentata da Gualtiero e Roberto Carraro alla Biennale di Venezia e a Kassel. Un esempio di Regenerative Arts è stato realizzato da Andrea Carraro utilizzando gli stili della pittura medievale applicati alla storia dei maestri Comacini. Il progetto è stato presentato in un evento Unesco a Como nel maggio 2024.

Regenerative Arts Comacini. 2024
Rigenerando con l’Intelligenza Artificiale le opere d’arte medievali e rinascimentali, si è realizzata una mostra nel metaverso che sviluppa uno storytelling innovativo della storia maestri delle cattedrali. Miniature, affreschi, dipinti sono stati rielaborati per illustrare secoli di storia. L’Artificial Intelligence viene utilizzata con una particolare attenzione alla filologia degli stili, ai dettagli, alle fonti, alle tecniche espressive della storia dell’arte, utilizzando gli stili di specifici artisti coevi ad ogni periodo della lunga storia dei Comacini.