Legalmente l’uomo è proprietario dell’AI: si tratta di un servizio tecnologico acquisibile in diverse forme e da diversi fornitori. Questo principio deve essere sempre tenuto presente: l’AI, per quanto evoluta e super-intelligente, resterà sempre un prodotto.
Tutte le forme di inversione di questa condizione, vanno considerate prive di fondamento logico e legale.
Saranno semmai da tenere sotto controllo le possibili forme di dipendenza che l’uomo potrà sviluppare nei confronti di alcune funzionalità e applicazioni, come è già avvenuto con altre tecnologie, dalla televisione ai videogame, fino ai social media. Il “digital detox” (o “disintossicazione digitale”) è un periodo in cui ci si astiene dall’uso di dispositivi elettronici come smartphone e social media. Tale pratica può essere applicata anche all’intelligenza artificiale.
L’applicazione del digital detox può essere una misura corretta per ridurre lo stress e migliorare il benessere, ritornando a concentrarsi su sé stessi, sul momento presente e sul mondo reale, liberandosi dalla dipendenza dal mondo artificiale. Questa libertà, autonomia e consapevolezza è una delle caratteristiche fondamentale del paradigma dell’Homo Extensus.