Di fronte alle sfide dell’Intelligenza Artificiale si manifesta la necessità di una mutazione nel DNA dell’intelligenza umana, come è già avvenuto per le rivoluzioni tecno-cognitive del passato. Una prima risposta a questo bisogno di cambiamento profondo viene prefigurata dal paradigma antropologico dell’Homo Extensus, peraltro tutto ancora da costruire. Gli uomini di questa generazione dovranno riuscire…
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Esiste una domanda fondamentale relativa al paradigma dell’Homo Extensus: il potenziamento dell’intelligenza umana – abilitato dall’AI – riguarderà solo le caratteristiche positive o anche quelle negative? Evidentemente, sarebbe un problema se ci trovassimo a incontrare masse di criminali, mercenari o truffatori con capacità estese dall’Intelligenza Artificiale. Peraltro questo, per certi versi e in una certa…
Nel 1954, lo scrittore di fantascienza Fredric Brown, nel brevissimo racconto “La risposta”, associava la singolarità tecnologica alla costruzione di un “supercomputer galattico”, al quale viene chiesto, prima domanda dopo l’accensione: ”Esiste Dio?”; e il supercomputer rispondeva: “Ora sì”. Sul tema della divinizzazione dell’artificiale la nota Vaticana “Antiqua et Nova” dichiara: “Man mano che la…
L’uomo e il Dio: una relazione profonda che si intreccia in mille forme, dalla notte dei tempi. Forme che corrispondono anche a immagini della divinità, realizzate con le tecniche espressive progressivamente introdotte dall’uomo: incisioni e pitture rupestri, totem e sculture, dipinti e cattedrali. Esiste un momento chiave della rappresentazione della divinità, che coincide con l’avvento…
Per sviluppare il senso critico e formare alle professioni del futuro occorre un approccio educativo verso le diverse forme di Intelligenza Artificiale. Si deve quindi introdurre nel percorso formativo una classificazione e descrizione dei diversi generi delle “intelligenze artificiali” al plurale. In un solo processo formativo possono essere utilizzate diverse forme di AI. A titolo…
Uno dei problemi più rilevanti e immediatamente percepibili dell’intelligenza artificiale generativa è il suo sistematico cadere in errore. La presenza di hallucination ( allucinazioni) è un grave limite che balza all’occhio a chi genera testi o immagini con l’intelligenza artificiale. Ma questa grave problematica è risolvibile? I più ritengono che si tratta di un difetto…
L’ontologia è la disciplina filosofica che cerca di scoprire quali entità costituiscono la realtà. Ebbene, occorre sempre tenere presente i limiti ontologici dell’Intelligenza Artificiale generativa: essa non può e non potrà mai generare una sola immagine reale, come invece fa la fotografia. Nessun reportage fotografico o video autentico da un fronte di guerra potrà essere…
L’arte contemporanea, con la sua libertà di espressione, il suo pensiero critico, la sua ricerca analitica profonda, e la sua innovazione rivoluzionaria, il suo profondo rapporto con i sensi e con la gestualità, si profila come uno degli antidoti agli effetti anti-umani delle intelligenze artificiali. L’arte è da una parte una delle più efficaci strategie…
L’imitazione dell’uomo è, fin dalla prima definizione di Alan Turing, la principale “Interface Metaphor” dell’Intelligenza Artificiale. Siamo di fronte a una forma di interfaccia uomo-macchina, come altre che hanno segnato la storia dell’informatica, ad esempio l’interfaccia della scrivania, che simula nei sistemi operativi del PC le cartelle, i documenti e i cestini delle scrivanie reali….
Nonostante il paventato quanto del tutto ipotetico avvento della Singularity e della Super Intelligenza Artificiale, non dimentichiamo che siamo pur sempre di fronte a uno strumento creato dall’uomo, di cui l’uomo può disporre legalmente e tecnicamente come di una merce. Nel mondo professionale qualcuno comincia a chiedersi se l’AI diventerà il suo superiore o il…