Imitation Game

La mente estesa: le tecnologie come protesi artificiali del cervello

La mente estesa (Extended Mind) è una tesi del 1998 di Andy Clark e David Chalmers che presentano l’idea di “esternalismo attivo”, in cui gli oggetti dell’ambiente funzionano come parte della mente. Poiché gli oggetti esterni svolgono un ruolo significativo nel supportare i processi cognitivi, la mente e l’ambiente agiscono come un “sistema accoppiato” che…

Saggi e consiglieri artificiali

In ambito scientifico e universitario assistiamo già alla Data Ingestion del corpus di professori e autori: pubblicazioni, dispense, conferenze di un autore vengono caricate con il suo consenso all’interno di un modello AI. In tal modo si crea un’intelligenza personificata, che permette agli utenti di interrogare l’esperto come se fosse una persona reale. Diventa interessante…

L’interfaccia uomo-macchina finge di essere uomo-uomo?

L’Imitation Game è la Interface Metaphor di maggiore successo nell’AI generalista e conversazionale. Essa nasconde però una contraddizione di fondo: si tratta di un’interfaccia uomo-macchina, che invece si traveste da uomo-uomo. Dal punto di vista ergonomico, l’Imitation Game fa parte della tradizione delle interfacce skeumorfiche, che imitano uno strumento – in greco skeuos (σκεῦος), perché…