Web e AI: rischio e risorsa

L’IA e la rotazione dei contenuti

La rotazione dei contenuti o content rotation è una modalità di pubblicazione e fruizione dei contenuti tipica di Internet, gestita da algoritmi di Intelligenza Artificiale. Si tratta di un meccanismo mediante il quale un utente che sta fruendo di un contenuto, alla fine della consultazione, riceve suggerimenti e raccomandazioni affinché consulti un ulteriore contenuto. Un…

I rischi dell’imbuto personalizzato

Internet potenzialmente ci potrebbe aprire le porte della conoscenza universale. Perché invece ci troviamo spesso a rovistare negli stessi argomenti, a interagire con le stesse persone, a scoprire cose che in gran parte già conosciamo? Perché gli algoritmi di personalizzazione dei contenuti ci hanno infilato in un imbuto semantico. Ciò significa che, analizzando attentamente le…

Etica e algoritmi in rete

È evidente che i meccanismi di rotazione dei contenuti in rete possono determinare delle forzature e delle problematiche. È una questione che anche le piattaforme delle Global Internet Company stanno cominciando ad affrontare, anche perché sono state aggredite da cause legali da parte di stati e organismi di controllo, che chiedono che intervengano sugli algoritmi…

L’impulso negativo dei social media – bullismo, haters e trolls

Diversi aspetti della rete e dei Social Media spingono le persone a esprimere non il meglio, ma il peggio di sé. Un primo aspetto che con ogni probabilità favorisce questa deriva comportamentale è la percezione di “non responsabilità” o di “non perseguibilità” di ciò che viene detto in rete. Molti utenti sono convinti di potersi…

L’appiattimento della qualità dei contenuti in rete

Proprio a causa del meccanismo di valorizzazione economica dei contenuti oggi in rete non esiste una gerarchia adeguata tra le fonti e tra i contenuti che ne rappresenti ad esempio correttamente il livello qualitativo, o la qualità etica. L’Intelligenza Artificiale generativa sta contribuendo ulteriormente l’omologazione e l’appiattimento dei contenuti pubblicati su Internet, ormai in quantità…

Le piattaforme dominanti: le global internet company “Over The Top”

Nella rete è comparso a partire dagli anni 2000 un nuovo livello dominante, che è lo strato della “piattaforma over-the-top”: ad esempio il social media Facebook, oppure il motore di ricerca Google, che è la modalità di accesso ai contenuti. Tali imprese, prive di una propria infrastruttura di reti di telecomunicazioni, agiscono al di sopra…

I media tradizionali: la trasmissione punto-multi-punto

Internet ha stravolto le modalità tradizionali di organizzazione del rapporto tra autore-editore e fruitore dei contenuti. Nei media tradizionali la forma di trasmissione del contenuto è descrivibile come punto-multi-punto. Da un punto centrale di pubblicazione che trasmette (l’editore), lo stesso contenuto arriva a molti punti di fruizione (il pubblico). Questa modalità vale per tutti i…

Internet: dalla comunicazione punto-punto all’AI

Internet rovescia e stravolge questa impostazione attraverso quella che può essere definita una rete punto-punto. La possibilità di effettuare connessioni dirette tra gli utenti che accedono alla rete è una modalità di comunicazione che, in un certo senso, è stata anticipata dal telefono, un media che grazie alla rete commutata permette di comunicare direttamente da…

Dai rischi alle opportunità di accesso alla cultura in rete e all’AI

Dopo una lunga disanima dei rischi legati a Internet e alle Intelligenza Artificiale, occorre però riconoscere gli aspetti positivi: va osservato che il web partecipativo offre notevoli opportunità di accesso alla cultura e al contenuto anche di qualità. Se è vero che tutti sono diventati autori – anche quelli che oggettivamente non avrebbero tale qualifica…

Il caso Wikipedia: il sapere partecipativo

Occorre considerare anche fenomeni come Wikipedia che attraverso un meccanismo partecipativo ha dato vita ad una nuova forma di enciclopedia universale costantemente aggiornata in decine di lingue. Un progetto che sarebbe stato semplicemente impensabile soltanto 20 anni fa, all’epoca delle enciclopedie su CD ROM. Nessun editore avrebbe le risorse per affrontare un progetto editoriale così…